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ORTI SEGRETI
ORTI DIDATTICI TRA IL REALE E IL VIRTUALE




Architetti Simona de Giuli –Anita Lara Bulloni – Alberto Julio Fresco
Architetto paesaggista Stephan L. Bürgi
Vivaista GRANO GIARDINI Vezia Ticino
Attori MAT movimento artistico ticinese – Mirko D’Urso

Collaborazioni: Sabina Antonini EN Space, Lucia Valentini

OGGETTO
Esposizione itinerante di un piccolo orto didattico composto da 16 serre costruite con materiale di riciclo.
I giovani oggi hanno più dimestichezza con la tecnologia digitale che con il mondo reale, per questo le serre riuniscono questi due mondi: un QRcode indirizzerà gli internauti in un sito web nel quale saranno raccolte tutte le informazioni sulla pianta custodita nella serra. Degli attori interpreteranno leggende, favole, storie, segreti ma anche ricette sulle piante coltivate nelle 16 serre.



Un orto, una città
Il solco lasciato da un contadino nel terreno da coltivare ha da sempre simboleggiato il principio fondativo di una città, sin da quando Romolo nel 753 a.c. tracció con l’aratro il perimetro delle mura di Roma. È facile quindi guardando un orto ritrovare un disegno di un insediamento urbano poiché la rigidità geometrica dettata dalle esigenze della coltivazione in qualche modo coincidono con le regole di una città ippodamea, dove l’ortogonalità delle strade offre uguale irraggiamento solare agli isolati. L’idea è così di presentare un orto costruito da piccole serre, ciascuna per una pianta specifica che in diversa scala rappresenta anche una metropoli moderna perché l’architettura come la coltivazione rappresenta l’eterna sfida tra l’uomo e la natura. Un parallelismo ma anche un ossimoro perché è proprio all’interno delle città che si è dimenticato della natura e dei suoi benefici.

L’orto segreto
Il tentativo è di catturare la curiosità dei visitatori soprattutto dei più giovani che hanno maggiore dimestichezza con il mondo virtuale dei nuovi mezzi di comunicazione digitale piuttosto che con la realtà, un progresso che ha cancellato la memoria del reale tanto da non conoscere più l’origine delle cose. Ci si domanda spesso se un bambino sia a conoscenza che il suo pasto preferito, quello che le grandi catene di fast food distribuiscono in quantità copiosa, sia in origine una radice e che grazie a Colombo sia nelle nostre tavole. Abbiamo pensato allora di portare la tecnologia alla natura in modo tale da favorire la sua lettura a tutti.

Le piccole teche celano il reale, al loro interno saranno infatti collocate delle piante visibili dall’esterno, dove chiunque potrà controllare la loro crescita, i loro frutti e la quantità di terra che necessitano, mentre su ciascun coperchio sarà posizionato un “QR code” leggibile con un smartphone o un tablet che rivelerà tutti gli aspetti della pianta custodita nella teca.
Le altezze delle serre sono dettate dalle necessità di crescita delle piante, mentre la loro suddivisione all’interno dell’orto raggruppa le piante in quattro classi: i fiori, le piante aromatiche, gli ortaggi e gli ortaggi da bulbo.


I 5 sensi
L’esperienza dell’orto stimolerà tutti i sensi sia attraverso il reale sia attraverso il virtuale: saranno le piante grazie alla loro ri-scoperte a ri-svegliare i sensi oggi troppo atrofizzati dalle abitudine di vita che delegano ai mezzi di comunicazioni le esperienze reali, ma questi avranno anche loro il compito di stimolare i sensi, attraverso il tablet sarà infatti possibile ascoltare una voce narrante che racconterà la storia delle origini delle piante.

                     s i m o n a   d e   g i u l i _ l o k o m o t i v.a r c h s

                                                                              m i r k o   d ' u r s o

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