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pepercino

capsicum annuum capsicum sp. 

In troppi sono convinti che il peperoncino fa male, é un antico pregiudizio probabilmente è dovuto alla somiglianza dei nomi pepe e peperoncino che ha fatto supporre una stretta parentela e quindi ha trasferito al peperoncino gli aspetti negativi del pepe. La verità è che nessun rapporto esiste fra pepe e peperoncino nonostante la somiglianza linguistica: il primo appartiene alla famiglia delle Piperacee che niente hanno a che fare con le Solanacee che comprendono il peperoncino.
In ogni caso le maggiori preoccupazioni sono per lo stomaco, sicuramente il peperoncino favorisce la secrezione dei succhi gastrici e quindi la digestione, molte regioni meridionali infatti conservano nella tradizione popolare un infuso digestivo fatto di camomilla calda con l'aggiunta di un cucchiaino di polvere di peperoncino e un po' di miele come dolcificante. In Calabria, nella Riviera dei cedri, si prepara un ottimo digestivo di cedro e peperoncino, lo Zafarà, si ottiene mettendo in infusione nell'alcool corteccia di cedro e polvere di peperoncino piccante.
Il peperoncino è ottimo secondo molte cultore popolari per combattere l’alcolismo: chi ha abusato di alcool starà subito meglio con una tisana amara (assenzio, gauriana) con l'aggiunta di 2 o 3 gocce di tintura madre di peperoncino.
Le proprietà vasodilatatrici e anticolesterolo con l’aggiunta  dell'azione della vitamina PP che rende elastici i capillari e della vitamina E che aumenta l'ossigenazione nel sangue, il peperoncino è utilissimo per la prevenzione e la cura dell'arteriosclerosi.
Usato sul corpo, il peperoncino ha un effetto revulsivo cioè dilata i capillari e riscalda. Per artriti e reumatismi bisogna far macerare per 2 giorni 6 peperoncini rossi in 100 gr. di alcool a 60° e con questo poi fare impacchi sulle parti dolo-ranti.
Il potere stimolante del "capsicum" ha un'azione benefica sul cuoio capelluto. La tradizione popolare calabrese attribuisce poteri miracolosi al peperoncino contro la caduta dei capelli: far macerare al buio per otto giorni 3 peperoncini in un litro di alcool, filtrarla e frizionare due volte al giorno.
Il prof. Umberto Veronesi, presidente dell'Unione Internazionale contro il cancro, riconosce il contributo dei conservanti alimentari antiossidanti nella lotta al cancro dello stomaco, e il peperoncino è uno dei più potenti anti-ossidanti a nostra disposizione.

 

In Cina il peperoncino rosso viene normalmente utilizzato contro la depressione, soprattutto quando questa si accoppia all'inappetenza. IN India dove la medicina ayurvedica sostiene che il peperoncino "stimola lo spirito e il sangue".
Le cucine orientali usano abbondantemente il peperoncino e superano così ogni problema di fegato e di cistifellea. L'uso abbondante di peperoncino in cucina ha dato anche da noi ottimi risultati. Addirittura anche contro la cirrosi epatica.
Il peperoncino è ottimo come cura preventiva dell'infarto e delle malattie cardiocircolatorie: l'uso costante di peperoncino abbassa il livello di colesterolo nel sangue; aiuta il cuore; agisce come vasodilatatore con grossi benefici per i capillari e per le arterie coronarie. Il seme del peperoncino contiene molti acidi polinsaturi che eliminano dalle arterie il colesterolo in eccesso e i trigliceridi. L'attività fibrinolitica stimolata dal "capsicum" diminuisce l'insorgere di "trombi" che, oltre all'infarto, causano anche le "trombosi".

 

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